L’idea di scrivere questa storia nacque guardando in tv il racconto della Senatrice Liliana Segre nel Giorno della Memoria che si svolge verso fine gennaio. Il suo racconto per me stato come un input, da lì mi ricordai di mio padre che mi raccontò la storia di tutte le difficoltà che dovette affrontare durante il periodo della guerra. Lui si trovava a Pola, che allora era italiana, per svolgere il servizio militare. Lì conobbe una ragazza di nome Ester, era una bella ragazza, occhi azzurri, capelli a caschetto neri e si innamorò perdutamente di questo bel ragazzo di appena diciannove anni, di origini siciliane, con capelli ricci e biondi e occhi azzurri come il cielo. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale truppe di soldati tedeschi e nazisti presero d’assalto molte città Italiane, tra cui Pola, e tanti cittadini, tra cui mio padre e la sua fidanzata, per non essere fatti prigionieri dai tedeschi per poi essere deportati nei peggiori campi di concentramento, preferirono fuggire e unirsi ai partigiani. Ester lo seguì, lo amava troppo, e preferì darsi alla fuga con lui rischiando la sua vita per amor di lui.