“Non è mai lo stesso Natale” è la storia di tanti, forse troppi, giovani costretti ad abbandonare la propria terra e soprattutto i propri affetti per poter costruire un futuro più solido o talvolta semplicemente sopravvivere. Il dolore e l’angoscia di abbandonare la propria casa vengono mitigati dall’entusiasmo di ricostruire una vita diversa. Le delusioni amorose e il Covid mettono a dura prova la ragazza fragile di paese in un processo di maturazione complesso e graduale. Il lettore percepisce fin dalle prime righe l’energia e lo slancio che muovono la protagonista, nonostante le lacrime trattenute e le mancanze. La scrittura è scorrevole e piacevolissima e la scelta delle immagini e delle parole ricercata e mai ridondante, un ottimo stile arricchito da citazioni colte e dialoghi in dialetto che ben si amalgamano tra di loro dando l’impressione di naturalezza e realisticità.