L’Arbresh è la lingua medioevale ed essenzialmente orale delle popolazioni albanofone dell’Impero romano d’Oriente che dopo oltre seicento anni è ancora vivo nelle comunità dell’Italia meridionale in cui si sono rifugiati con diverse migrazioni gli esuli albanesi per sfuggire alla dominazione ottomana. La situazione attuale dell’arbresh non è delle migliori all’interno di un contesto difforme da quello di provenienza e nel corso dei secoli è andata sempre più depauperandosi che è il destino di ogni lingua. L’autore del libro tuttavia attraverso testi scritti derivanti da antiche rapsodie, canti tradizionali e opere letterarie degli ultimi tre secoli e di testimonianze orali raccolte negli ultimi decenni di questo e del precedente secolo è riuscito a fornire un quadro complessivo ampio ed articolato delle strutture della lingua e a mettere in luce alcune salienti peculiarità che l’avvicinano ora all’indoeuropeo, ora al greco classico e bizantino, ora al latino, ora alla shqipe, ora la isolano da ogni altra lingua e che le garantiscono un pregio degno dell’attenzione degli studiosi. Si tratta di forme verbali e usi linguistici davvero particolari come i tempi verbali che non indicano solo il momento dell’azione, ma anche la sua durata, la presenza dei cosiddetti verbi “deponenti” caratterizzati dalla forma riflessiva nell’arbresh e significato attivo italiano, l’uso quasi esclusivo della paratassi nel periodo, la massiccia presenza dell’Aoristo logico, cioè un tempo verbale che esprime un’azione conclusa nel passato, ma che logicamente corrisponde ad un presente, un’evoluzione della lingua che non ha seguito quella della shqipe, la commistione di verbi italiani con le desinenze dell’arbresh e il recupero delle tante parole cadute nell’oblio e molto altro ancora che la perspicacia del Lettore saprà certo ritrovare. La ricerca è incentrata sulla morfologia e per la prima volta sulla sintassi dell’arbresh, ma sono reperibili anche argomenti che prendono in esame le altre parti del discorso in funzione del verbo. La morfologia offre un quadro generale sul verbo e sulle sue funzioni e caratteristiche (forme, tempi e modi verbali, coniugazioni, verbi impersonali, irregolari, nessi d’appoggio, gli avverbi e i pronomi con i verbi). La sintassi esamina minuziosamente le caratteristiche del periodo, della proposizione, dei complementi, delle congiunzioni, del discorso diretto e indiretto e la genesi del verbo. Lo scopo dichiarato dell’autore è quello di proporre uno strumento didattico atto a recuperare quanto più possibile ciò che è stato smarrito, di aiutare gli utenti della lingua ad avvertire l’urgenza di studiarla con impegno e costanza, ad acquisire una maggiore consapevolezza sulle sue capacità comunicative e sentire il dovere di preservarla.