Ruggero Fanciulli Nasce a Savona nel 1953. Il primo di tanti errori della sua vita è stato quello di sbagliare scuola e di conseguenza mestiere. Ha frequentato il nautico “Leon Pancaldo” di Savona diplomandosi nel ’74. Dopo il militare, ha cominciato la sua carriera di navigante compiendo, due volte in sei mesi, il viaggio Europa-Golfo Persico e ritorno, attorno all’Africa. Ma è stato un particolare a farlo smettere di navigare, quando in procinto di partire con una petroliera ormeggiata in cima a un pontile nel bacino di Portovado, in una giornata sferzata da vento gelido e con nevischio che spaccava la faccia, una ragazza aveva attraversato tutto il pontile ed era sotto la nave in lacrime. Era la sua ragazza. Lui non poteva né scendere né dirle qualche parola di conforto perché non potevano sentirsi. Questa storia lo toccò nell’animo e, appena possibile, sbarcò e giurò che non avrebbe mai più messo piede su una nave. Ha fatto da allora qualsiasi lavoro, dai più umili ai più faticosi, approdando alla fine nel 1989 a scegliere la sua strada dando origine a una ditta di impianti elettrici, che ancora si prende il meglio delle sue giornate. Non si sente uno scrittore, non l’ha mai sentito. A scuola non riusciva a scrivere nei temi più di una pagina, ma era un affabulatore. Uno cioè che, magari senza una punteggiatura corretta e con tanti errori grammaticali, amava raccontare le sue storie. Questa prerogativa è rimasta latente fino a oggi, periodo in cui ha tirato fuori la sua fantasia e ha cominciato con piacere a scrivere. Ora ha superato i settant’anni, è felicemente sposato e ha due figli, entrambi ingegneri.