Mi chiamo Nicola Barbarisi, ho diciotto anni e vivo ad Avellino. La mia infanzia è stata travagliata, così come la mia adolescenza. A dodici anni comincio a scrivere per la prima volta. Decisi di dedicarmi al mondo musicale: al rap per essere più precisi. E così fu. Per anni mi sono dedicato a quel mondo con tutta la mia passione. Più mi immergevo e più conoscevo. Decisi di lasciarlo quando iniziai a sperimentare. Volevo far qualcosa per me stesso; volevo lasciare un messaggio agli altri, al mondo. Lasciai quindi lo studio che avevo costruito e fondai una band rock, nel 2019. Il progetto non andò a buon fine. Difatti, un anno dopo la band si è sciolta. Allora capii che c’era qualcosa che non andava nel mondo. Così iniziai a leggere, a conoscere, a vivere. Divenni anarchico proprioleggi tutto
Mi chiamo Nicola Barbarisi, ho diciotto anni e vivo ad Avellino. La mia infanzia è stata travagliata, così come la mia adolescenza. A dodici anni comincio a scrivere per la prima volta. Decisi di dedicarmi al mondo musicale: al rap per essere più precisi. E così fu. Per anni mi sono dedicato a quel mondo con tutta la mia passione. Più mi immergevo e più conoscevo. Decisi di lasciarlo quando iniziai a sperimentare. Volevo far qualcosa per me stesso; volevo lasciare un messaggio agli altri, al mondo. Lasciai quindi lo studio che avevo costruito e fondai una band rock, nel 2019. Il progetto non andò a buon fine. Difatti, un anno dopo la band si è sciolta. Allora capii che c’era qualcosa che non andava nel mondo. Così iniziai a leggere, a conoscere, a vivere. Divenni anarchico proprio all’inizio del 2020. Precisamente ora mi definisco anarco-socialista e anarco-pacifista. Una sera mentre scrivevo uno dei miei sfoghi in prosa: l’illuminazione. Mi resi conto che ogni scelta da me fatta, m’aveva portato a quel punto. Da allora scrivo poesie, racconti, saggi. Perlopiù mi dedico alla prosa e alla poesia. Oltre ad essere un libertario sono anche un romantico. Difatti molte delle mie poesie sono ispirate a Shelley, allo Sturm Und Drag ecc. Ma sono anche un bohèmien, nei miei scritti. Per quanto riguarda la prosa invece prediligo i racconti introspettivi, i flussi di coscienza e quelli drammatici. Non sono dunque soltanto un uomo, sono un insieme di tante idee che hanno preso vita. Il mio nome d’arte è Apollyon, il mio alter ego è “Nyx.” Il primo simboleggia la distruzione, il secondo (significante notte in Greco) creazione.
chiudi